Si può assumere CBD prima di mettersi alla guida, di studiare o di lavorare?

Dopo la recente legalizzazione, diverse varietà di cannabis con alta percentuale di CBD (cannabidiolo) stanno diventando sempre più di uso comune, per alcuni quotidiano. I consumatori abituali apprezzano gli effetti rilassanti del CBD specialmente nel tempo libero.
Quindi può anche capitare di assumere CBD prima di mettersi alla guida, ma parlando di uso quotidiano succede che qualcuno lo assuma anche prima di studiare o di lavorare. Secondo l’OMS se il consumo è moderato non ci sono controindicazioni o pericoli per la salute.
Ma sappiamo davvero cosa succede in questi casi specifici? È sempre vantaggioso?

La comunità scientifica da decenni ormai studia il CBD per gli effetti ansiolitici che possono concretamente aiutare nel trattamento di una buona gamma di condizioni cliniche, specialmente psicotiche. Si sta vedendo poi come il cannabidiolo possa essere un utile alleato nel combattere il processo di metastasi di diversi tumori, in particolar modo quello al seno.
Nonostante studi autorevoli la questione per certi aspetti rimane controversa. Invece quando si tratta di casi pratici e quotidiani meno tracciabili e più variabili c’è semplicemente incertezza.
Il CBD aumenta la concentrazione alla guida o distrae? E al lavoro? Nello studio facilita l’apprendimento d’insieme o solo di nozioni precise? Agisce sulla memoria a breve o a lungo termine?
Capiamolo partendo da esperimenti che hanno studiato gli effetti cerebrali della cannabis. Vediamo poi alcune applicazioni terapeutiche del CBD – anche in rapporto al THC – fino ai vari casi di utilizzo.

Le ricerche sulla cannabis

Secondo una ricerca condotta dalla neuroscienziata Sina Aslan dell’Università del Texas a Dallas il regolare consumo di cannabis con quantità equiparabili di THC e CBD riduce nel tempo il volume del cervello ma aumenta la complessità delle connessioni neurologiche.
Ciò è stato dimostrato attraverso 3 differenti tecniche di risonanza magnetica effettuate su 48 consumatori abituali di cannabis tra i 20 e i 36 anni, ai quali è stata somministrata cannabis 3 volte al giorno e che poi sono stati messi a confronto con un gruppo di non fumatori.

Risulta che l’eventuale perdita di volume cerebrale viene esattamente bilanciata dall’aumento di connettività strutturale e funzionale, la quale sembra che si potenzi ulteriormente nel caso si faccia un uso precoce di cannabis. Tuttavia la connettività strutturale, a lungo andare, inizierebbe a degradarsi specialmente per via del THC, che a differenza del CBD ha effetti psicoattivi.

Effetti psicoattivi del THC

Sempre la presenza del THC può determinare problematiche a breve termine legate al pensiero, alla memoria, alla funzione esecutiva e psicomotoria, perché si lega ai recettori presenti nell’ippocampo, nell’amigdala e nella corteccia cerebrale. Allo stesso modo contribuisce al restringimento di una parte della corteccia orbitofrontale legata all’elaborazione mentale e al processo decisionale.

Effetti del CBD su epilessia e autismo

Il CBD non avendo effetti psicoattivi già si utilizza per trattare epilessia pediatrica e altre forme di epilessia gravi. In questi ambiti si nota incremento dell’attenzione, miglioramento dell’umore, della qualità del sonno e della capacità di apprendimento. Per questi motivi – almeno nello Stato del Rhode Island – è stata autorizzata la cannabis nel trattamento di alcune forme di autismo.
Questi benefici si riscontrano anche in persone che non presentano tali condizioni?

Effetti del CBD alla guida e su studio e lavoro

La differenza tra THC e CBD – a livello di effetti – si vede quando si assumono varietà di cannabis con concentrazioni diverse di questi cannabinoidi.
Il THC abbiamo detto che ha effetti psicoattivi, quindi non è consigliato assumere cannabis che ne contiene elevate quantità quando si devono svolgere attività dove è necessario elaborare rapidamente più informazioni in tempo reale o prendere decisioni veloci. D’altro canto – a breve termine e in quantità moderate – può migliorare il flusso creativo.

Al contrario cannabis che contiene elevate quantità di CBD (e trascurabili di THC) non infici direttamente e immediatamente su studio e lavoro. In altre parole non ci sono benefici o svantaggi rilevanti nel breve termine. Piuttosto possiamo parlare di effetti indiretti a lungo termine.
I suoi effetti sedativi a livello nervoso spesso vengono interpretati come soporiferi, stordenti, perché associati allo sballo del THC, ma funziona in maniera diversa. Piuttosto un consumo abituale di CBD influisce positivamente su ansia, stress e insonnia. Quindi un sistema nervoso moderatamente rilassato invece di essere apatico o eccessivamente stimolato è più efficiente.
Allora persone sane che studiano e lavorano in qualsiasi ambito, se hanno uno stile di vita regolare e assumono CBD coscienziosamente, è probabile che dormano meglio, quindi che durante il giorno trovino più facile concentrarsi e affrontare con più calma gli stressanti ostacoli quotidiani.
Inoltre, in assenza di effetti negativi sull’attenzione, neanche è sconsigliato assumere CBD prima di mettersi alla guida di un mezzo privato o di trasporto pubblico e commerciale.
Un consumo abituale da solo non garantisce al 100% questi benefici ma neanche li impedisce. Questo è provato da diversi esperimenti scientifici che vanno avanti da quasi 20 anni e dall’esperienza di milioni di consumatori in tutto il mondo, nonché certificato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Consigli per esplorare

Allora sappiamo che in quantità moderate il CBD non svantaggia alla guida, nello studio e nel lavoro.
Dalle evidenze scientifiche sappiamo anche che la giusta somministrazione unita a uno stile di vita sano può dare diversi benefici a lungo termine.

Ma come puoi goderne?

Sta a te esplorando capire quale varietà di cannabis con alto contenuto di cannabidiolo assumere in base alle risposte del tuo organismo, perché possono variare soggettivamente. C’è chi preferisce fumare le infiorescenze di CBD da sole o miscelate ad altre erbe né psicoattive né inebrianti. C’è chi invece vaporizza diversi olii oppure usa prodotti cosmetici e culinari.
Sapendo in generale le proprietà del CBD e che effetti dà a seconda delle modalità di consumo e delle varietà di cannabis, è un punto di partenza per esplorare.
Inizia con un dosaggio minimo e a mano a mano senti le risposte del tuo corpo: da lì inizierai a capire le tue preferenze e predisposizioni. Una volta individuate, insieme a una conoscenza più approfondita, potrai sperimentare la quantità e la frequenza che ti dà maggiori benefici.

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